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Faito Doc Festival - Festival Internazionale del Film Documentario | 20-27 luglio 2022

Monte Faito
Monta Faito

Dal 20 al 27 luglio torna il Faito Doc Festival - Festival Internazionale del film documentario.

L’originalità del Faito Doc Festival è nella congiuntura di un luogo “naturalmente cinematografico” con la settima Arte, nutrito da uno spirito di allegra fraternità che raggiunge il partecipante, attore o spettatore dell’evento, rendendolo protagonista di una festa culturale. Autori e registi giungono da tutto il mondo con una propria visioni del reale, per presentare il loro film.

 

Il festival ha seminato in quindici anni un patrimonio di idee e di valori che hanno ridonato una rilevanza culturale al Monte Faito rigenerando anche lo spirito del territorio e stimolando buone energie e nuove attività sul posto. Il Faito è un luogo extraurbano, un Parco naturale situato a 1.131 metri sul mare che abbraccia due golfi, di fronte alla baia di Napoli, il Vesuvio, le isole di Capri, Ischia e Procida… è un paesaggio impregnato di nostalgia, che appare e scompare nelle nuvole.

"Una quindicesima edizione sotto il tema dell’EVASIONE è pertinente al periodo che stiamo attraversando : la volontà di fuggire dal proprio destino, allontanarsi per riflettere e prendere un nuovo inizio. Vivere altre vite col cinema, ricominciare un Festival con una squadra di giovani scenografi, col Faito Doc Camp per entrare in altre realtà: un albero di Amigurumi per i fanciulli e di scacciapensieri per gli adulti e ritratti pieni di colori per creare una biblioteca umana…
Il progetto di Biblioteca Vivente promosso dall’Ass. Teatro Tocco di Parma in collaborazione con il Centro il Camino e con l’Ass. Filangieri corrisponde alla nostra idea del “documentario” dove alcuni ospiti potranno formarsi e diventare “un libro umano”, raccontandosi o narrando un evento della propria esistenza. Un’esperienza di evasione sia per colui che diventa libro, sia per il lettore/ascoltatore che riceverà una incredibile testimonianza di vita.
Una edizione particolarmente ricca, con 2 giurie internazionali e 2 popolari  e con una rosa di sperimentati professionisti accompagnati da uno staff affiatato di ragazzi provenienti da tutta Europa.
La creazione del primo Faito DOC Pitching (sopportato dalla Sabam) – con la volontà di stimolare autrici/autori nella scrittura documentaria grazie al supporto di un panel di specialisti e privilegiando progetti non ancora sostenuti dall’industria o dalle istituzioni.
Una evasione in altri mondi attraverso una finestra speciale dedicata al cinema Iraniano, con un omaggio alla poetessa cineasta Fourough Farrokhzad.
Il laboratorio Faito Giovani fra danza, land Art e cinema sempre ricco di sorprese con artiste e registi ispirati…
Incontri/Interviste di registi pluripremiati col Doc Now! E allegria, risate e leggerezza con il Docs for Kids!
E siamo fieri del nuovo sodalizio con l’Accademia della Belle Arti di Napoli e con ragazzi dell’Istituto Casanova, fiori all’occhiello di questa edizione…
In questo mondo sempre più frenetico e ermetico, dove si tende a rinchiudersi con se stessi, il Faito resta un terreno di libertà, un luogo di mediazione per ascoltare, visionare, per corrispondere e sperimentare i sogni, organizzare slanci artistici ricchi di riflessione, conflitti e dibattiti costruttivi, un punto d’incontro delle diversità, un privilegio per tutti noi."

Nathalie Rossetti e Turi Finocchiaro
Direttori Artistici

Organizzazione
Associazione Culturale Monteamare con
la collaborazione di Borak films
 

 

Siamo lieti di presentarvi i film partecipanti al Festival:

Lettre à Nikola
di Hara Kaminara
Bel/Gre 2021 - 50' - in francese

In una lettera al figlio, la regista testimonia la sua esperienza di fotografa a bordo dell'Aquarius, una nave che ha salvato 29.523 persone nel Mediterraneo tra il 2016 e il 2018.

Hara Kaminara è una narratrice audiovisiva. Il suo lavoro si concentra principalmente su questioni sociali con un'ampia gamma di sperimentazioni che esplorano l'atto di testimoniare.

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A l'usage des vivants
di Pauline Fonsny
Bel 2019 - 27' - in francese

In fuga dalla Nigeria, Semira Adamu è arrivata in Belgio nel 1998. Detenuta in un centro chiuso vicino all'aeroporto di Bruxelles, è soffocata con un cuscino durante un sesto tentativo di rimpatrio forzato. Con questa morte scandalosa, la regista denuncia le terrificanti politiche in materia di immigrazione.

Pauline Fonsny ha studiato filosofia e montaggio. Divide il suo tempo tra il cinema e l'insegnamento di quesste due discipline. Nel 2017 ha partecipato, tra l'altro come cameraman e montatrice al dil di Julie Jaroszewski Who are you October?, prima di lanciarsi , l'anno successivo, nella realizzazione del suo primo film. La maggior parte del suo lavoro si concentra attualmente sul razzismo strutturale della politica europea, e più specificatamente sul confinamento degli "stranieri".

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Dernier voyage au Laos
di Manon Saysouk
Bel/Lao 2020 - 22' - in francese

"Cinquant'anni fa, torno indietro nel tempo in quel paradiso perduto, dove per cinque anni ho vissuto in assoluta felicità". Attraverso vecchie foto, parole e disegni, mia nonna francese e mio padre tornano in Laos negli anni 70. Con tutti questi frammenti di ricordi, cerco di capire chi sia mio nonno Singkéo, mettendo in discussione le nozioni di radici, attaccamento e disgregazione familiare.

Manon Saysouk è una giovane regista belga di 21 anni. Si forma alla Helb Ulya -Prigogine, scuola di cinema a Bruxelles. Oggi lavora nel settore del montaggio e continua a sviluppare parallelamente progetti di film documentari.

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Black Metal
di Marilyn Watelet
Bel 1998 - 48' - in francese

Vestiti di nero, truccati, travestiti da barbari, degli adolescenti si incontrano, ballano, bevono, litigano, cercano di flirtare e se ne vanno con la febbre del sabato sera. Esprimono con parole impacciate il loro desiderio di evadere dalla quotidianità, dal vuoto della loro vita. In questi riti di passaggio tra l'adolescenza e l'età adulta, saranno diverse le strade che saranno prese.

Marilyn Watelet ha debuttato alla televisione belga e negli anni '70 ha fondato la compagnia Paradise Films con Chantal Akerman. È regista, direttrice di produzione e produttrice di una trentina di film di finzione e documentari. Ha insegnato all'INSAS e realizzato film documentari dal 1994. Dal 205 si dedica alla produzione di documentari radiofonici.

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